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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Le parole della paura

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di Valerio Cordiner Armi -Proteggiamo bocca e naso con la mascherina! -Per paura del contagio o dal contagio della paura? Cambiamenti -È cambiato il modo di vivere! -Eppure si muore ancora all'antica. -È cambiato anche il modo di pensare! -Vegeto ergo sum. Contagio -Primo sinonimo di “contatto” nel Nuovo Dizionario dell’Accademia della Crusca. -E il contrario? -Contactless. Consenso In regime di distanziamento, si misura con i like alle fake-news. Coraggio Ce ne vuole proprio per dire agli altri di restare a casa quando ci si sposta in auto blu. Costituzione -L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. -Quindi, se non hai internet, perdi i diritti di cittadinanza? Decorazioni Croce di guerra per meriti di delazione. Disciplina [Rivolto al vigile]: Per andare dove dobbiamo andare… per dove dobbiamo andare? -A casa! E di corsa! -Di corsa, sì, purché sia nei paraggi... Economia -Dobbiamo tutti stringere la c

Il tempo al tempo del coronavirus

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di  Luigi Marinelli [n.d.r.: apriamo con questo intervento/meditazione, scritto il giorno di Pasqua, ma più che mai attuale in questi giorni di confino e di feste]. Oggi è Pasqua. Tempo di passaggio, rinascita, resurrezione a nuova vita. Per questo, come tanti altri, penso a tutte le pasque della mia vita, soprattutto a quelle da piccolo, con mia madre indaffarata ai fornelli dai giorni prima e fin dalla mattina presto della festa. Penso al tempo, e ripenso a un articolo che scrissi qualche anno fa[1] sull’onda intellettuale e affettiva della traduzione di un libro ( Il mio secolo di Aleksander Wat[2]) che mi aveva accompagnato per mesi e mesi. Scrivevo là: tutto ha un suo tempo – dice l’Ecclesiaste (3, 1) – “Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo”, e dopo la velocità il più delle volte individualistica ed egocentrica (se non proprio autistica) dell’odierna comunicazione telematica e digitale, fondata soprattutto sui sensi della vista