Cazzeggiare! Uno sproloquio velenoso.

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Cazzeggiare! Uno sproloquio velenoso

Hodie venenum effusum est in ecclesia. Il veleno oggigiorno è ormai di largo e piacevole consumo nelle nostre collettività, anzi – mi voglio rovinare! – comunità. Ha un colorino arancione marcio, a volte più rosso (più tradizionale, e quindi: uff! …sti vecchi!!), lo sorseggiano tutti, con gusto, ormai a tutte le ore: a Ischia (dove quello e il cappuccino sono fra i più cari al mondo, per via della presenza di tedeschi arrapatissimi di stabilimenti termali per un'élite di massa) vidi gente a Sant’Angelo che ne faceva consumo alle 10.30 del mattino. Un veleno aranciognolo accompagnato da grosse olive, condite – che te lo dico a fa’ – con qualche scorza d’arancia e qualche bambino ricco, viziato e annoiato che non voleva bere neanche il succo d’arancia che gli veniva profferto con tanto di cannuccia e ombrellino multicolore (con prevalenza di color arancione) in bicchiere a forma di qualche personaggio Disney (sennò il bambino non beve).
Normalmente quando c’è la distribuzione quotidiana del veleno, verso le 7 di sera, la folla è sorridente, easy, azzimata, pronta al selfie. E se s’incontrano son baci e abbracci, quasi niente più pacche sulle spalle (troppo andante), pronti alla battuta e perfino alla citazione dotta (c’è gente che con le citazioni ha fatto fortuna), brillanti, à la page su tutto. Internet e i telefonini ci hanno resi pressoché onniscienti e onnipresenti (mi ricorda Qualcuno), e infatti in quel momento, quello del veleno, noi siamo lì, ma siamo anche altrove: hai visto l’ultima storia di Coso su IG? Che figo!! E ‘sta foto? Strafiga! Madò che capello impazzito! Fighissimo! Ma dov’eri? Ma la prossima volta un po’ più di filtro-sbiancadenti no eh?!?... Eh, certo, Kassandra è sempre Kassandra… Aspè! Ma questo è un #TBT!! Mi pareva!... Per il selfie è d’uopo l’abbraccio, il sorriso e il bicchiere in mano, se si è d’estate – senza mezzi termini –  obbligo di occhiali da sole, carisma e sintomatico mistero (Battiato, Battiato, perché mi hai abbandonato?); l'importante è mettersi in posa, la posa è essenziale, è tutto; chi può deve assolutamente mostrare l’altra mano a pugno chiuso col pollice verso l’alto, non sapendo che è proprio quello che indicava morte. Ma chi se ne frega! Perfino Ridley Scott se n’è fregato…
Oggi il Governo ha proibito per legge il veleno. Lutto nazionale. Commento FB di un esimio Collega: “Andrà tutto bene una sega!”. Come si fa? Come si fa a impedirci di cazzeggiare, di scendere in piazza a mostrare e dimostrare la nostra gioia di vivere? Senza il veleno aranciognolo siamo perduti, spaesati, smarriti, esangui, depressi. “Vogliamo cazzeggiare! Vogliamo cazzeggiare!”, si alzano grida dai balconi di tutta la Penisola. Mio dio (nel senso di “O my gosh”, ovviamente) ! NON SARÀ MICA COMINCIATA LA RIVOLUZIONE? Chissà? "Vogliamo cazzeggiare! Vogliamo cazzeggiare! Spritz per tutti!". Uno scoppio. Silenzio.

Scritto (vi sono ampie prove testimoniali) il 28 aprile 2020,
e pubblicato solo oggi, 11 maggio, per timore, allora,
che venissero troppo palesate le virtù profetiche di chi scrive.
E poi – si sa – nemo, ma proprio nemo, nemisssssimo propheta in patria!
Zia G.

Commenti

  1. Guarda che ti abbiamo fatto un favore! I profeti che si vantano troppo delle loro capacità profetiche finiscono male. Pensa al povero Isaia. Meglio tenere un basso profilo.

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  2. La mia voleva essere solo una piccola provocazione al femminile. In effettible profetesse hanno spesso avuto destini anche peggiori dei profeti.
    Grazie comunque di avermi concesso uno spazio per me prezioso nel vostro bellissimo blog. Zia G.

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